L’Annunciazione è una delle prime opere attribuite con certezza a Leonardo da Vinci, realizzata tra il 1472 e il 1475, quando l’artista era ancora apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio. Oggi il dipinto è conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze e rappresenta un importante esempio della precoce genialità del giovane Leonardo.
Il soggetto è quello evangelico dell’incontro tra l’Arcangelo Gabriele e la Vergine Maria, momento fondamentale nella tradizione cristiana. L’opera si distingue per l’attenzione al dettaglio, la delicatezza dell’esecuzione e l’equilibrio tra arte e osservazione scientifica — elementi che diventeranno centrali nella produzione matura di Leonardo.

Analisi del dipinto L’Annunciazione
La scena si svolge all’aperto, in un giardino rinascimentale, con la Madonna seduta davanti a un leggio in pietra decorato con motivi classici. Gabriele è inginocchiato davanti a lei, con una mano sollevata in gesto di saluto e l’altra che regge un giglio, simbolo della purezza di Maria. I due personaggi si fronteggiano in una composizione calma e misurata, carica di solennità ma priva di retorica.
Leonardo applica qui uno studio rigoroso della prospettiva: lo spazio si apre in profondità grazie alla pavimentazione geometrica e alla linea dell’orizzonte, che si estende su un paesaggio montuoso e fluviale. Tuttavia, alcune imprecisioni prospettiche — come l’eccessiva lunghezza del braccio destro di Maria o la posizione anomala del leggio — fanno pensare a una fase ancora sperimentale della formazione di Leonardo.
L’Annunciazione: tecnica e dettagli pittorici
L’opera è dipinta a tempera e olio su tavola, tecnica che Leonardo avrebbe poi abbandonato a favore dell’olio su tela. Nonostante la giovane età, l’artista mostra già padronanza della luce e grande sensibilità naturalistica. Le pieghe dei vestiti, il piumaggio delle ali dell’angelo, la vegetazione del giardino e le montagne in lontananza sono resi con cura minuziosa.
Di particolare interesse è la resa atmosferica: l’aria sembra fluire tra le figure, e la luce dorata del tramonto crea un’atmosfera raccolta e sospesa, quasi mistica.
Curiosità e simbolismi
Il leggio marmoreo su cui Maria poggia il libro è scolpito con dettagli ispirati alla scultura classica: alcuni studiosi ritengono che sia un omaggio a Donatello.

- Il giglio che Gabriele porge a Maria è un simbolo ricorrente nell’iconografia mariana, ma in questo caso è reso con una precisione botanica che rivela l’interesse di Leonardo per la natura.
- Il paesaggio sullo sfondo richiama quello della Valdarno, zona familiare a Leonardo.
- Le ali dell’angelo, troppo corte rispetto al corpo, furono probabilmente allungate in un secondo momento: studi con riflettografia hanno mostrato tracce di interventi successivi.

Contesto storico del dipinto L’Annunciazione
L’Annunciazione fu realizzata in un periodo di intensa attività artistica a Firenze, quando il giovane Leonardo si confrontava con maestri come Verrocchio, Botticelli e Ghirlandaio. La bottega del Verrocchio era un ambiente stimolante, dove si fondevano arti meccaniche, scultura, pittura e studio della natura.
In quest’opera, Leonardo inizia a sviluppare quella fusione tra arte e scienza che diventerà la cifra distintiva della sua carriera. L’interesse per l’anatomia, la botanica e l’architettura è già visibile, seppure in forma embrionale.
Un’opera giovanile, ma già rivoluzionaria
L’Annunciazione rappresenta un punto di partenza fondamentale nella carriera di Leonardo: è una prova della sua precoce sensibilità artistica, ma anche un laboratorio per le sue future innovazioni tecniche e stilistiche. Pur restando fedele all’iconografia religiosa tradizionale, Leonardo riesce a imprimere al dipinto un senso di intimità e naturalezza che lo rende unico nel panorama dell’arte fiorentina del Quattrocento.
Nella scheda troverai immagini dettagliate, confronti con altre Annunciazioni del periodo, e approfondimenti sulla tecnica e sulla simbologia. Un’occasione per riscoprire un capolavoro spesso trascurato, ma fondamentale per capire l’evoluzione del genio di Leonardo da Vinci.
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